A livello muscolare le alterazioni della postura possono interessare il tessuto connettivo che costituisce un vero e proprio secondo scheletro e che riveste un importante ruolo nella regolazione del metabolismo idrosalino, nell’equilibrio elettrico ed osmotico dell’organismo.
In presenza di una alterazione, le tensioni muscolari generate possono favorire l’insorgenza di cefalee, dolori dentali, problemi di equilibrio, presenza di acufeni, cali di vista e ad un più rapido e precoce invecchiamento cerebrale.
L’alterazione della postura delle vertebre cervicali può generare fenomeni irritativi del trapezio e del muscolo sternocleidomastoideo (ricordiamo che sono gli unici muscoli posturali ad innervazione cranica), in grado di colpire diversi distretti del capo innescando cefalee di vario tipo.