La tendinite è una infiammazione di un tendine e può colpire diverse parti del corpo.
Così come avviene per altri tipi di infiammazioni, può avere un’insorgenza improvvisa, di tipo acuto, oppure può essere progressiva.
La tendinite, o tendinopatia, è una patologia che colpisce i tendini, ovvero le strutture connettive che collegano i muscoli alle ossa. Nel caso in cui l’infiammazione al tendine sia accompagnata da infiammazione al rivestimento della guaina tendinea, ci si trova in presenza di tenosinovite .
I tendini sono delle strutture fibrose composte da collagene ed elastina, due sostanze che li rendono robusti ed elastici.
La funzione del tendine è quella di permettere i movimenti trasferendo la forza esercitata dai muscoli alle diverse articolazioni. A seconda della parte del corpo interessata, i tendini possono avere caratteristiche diverse, come lunghezza, forma e rivestimento.
Come i muscoli, i tendini hanno la capacità di adattarsi alle condizioni a cui sono sottoposti e agli stimoli esterni: ciò significa che la continua sollecitazione può portare a irrobustirli mentre, nel caso in cui il carico di lavoro sia ridotto o nullo, si indeboliscono.
Se vengono costantemente sottoposti a carichi troppo elevati, subiscono dei microtraumi. Se le lesioni avvengono ripetutamente, senza dare la possibilità al tendine di compiere una riparazione microcellulare, si instaurano dei processi patologici come la tendinopatia.
Le tendinopatie, infatti, possono essere generate da continue sollecitazioni oppure da modificazioni del tessuto connettivo a causa di patologie degenerative.
Alcune parti del corpo sono più facilmente colpite da questa patologia: la spalla, il gomito, il polso, la caviglia sono le articolazioni che hanno maggiore probabilità di risentire di questo disturbo.
detta anche tendinite della cuffia dei rotatori, è una delle infiammazioni tendinee più tipiche e assieme alla borsite e spesso è all’origine del dolore alla spalla .
La cuffia dei rotatori è formata da 4 tendini che collegano i muscoli tra la scapola e la testa dell’omero. L’infiammazione di questi tendini nella spalla spesso insorge in soggetti non più giovani a causa di patologie degenerative, ma può avvenire anche per un eccessivo sforzo. L’evoluzione di una tendinite cronica può portare alla rottura degenerativa.
detta anche epicondilite o gomito del tennista, è un’infiammazione che interessa l’epicondilo laterale, ovvero la parte esterna del gomito. Il tendine infiammato è quello che collega il muscolo dell’avanbraccio al gomito. Anche in questo caso, la continua sollecitazione o posture scorrette possono creare l’infiammazione del tendine. Negli over 50 la causa spesso è di tipo degenerativo.
è l’infiammazione del tendine che collega la fascia muscolare dell’avambraccio a quella delle dita. Si tratta di una articolazione molto delicata, in quanto è composta da una serie di elementi molto complessi: sia a livello di ossa sia di legamenti, muscoli e tendini.
È una patologia molto frequente nelle donne con più di 50 anni e in chi pratica attività lavorative o sportive che implicano un uso molto frequente del polso.
anche la mano, così come il polso, è una articolazione molto particolare e delicata, nella quale si trovano moltissimi muscoli ed elementi connettivi.
Questa infiammazione tendinea è piuttosto frequente e può avere molte cause.
Oltre che dal sovraccarico funzionale e dalle malattie reumatiche, le tendiniti alla mano possono essere provocate da infezioni da batteri come gli stafilococchi, da diabete oppure da patologie legate alla tiroide. Nel caso di donne in gravidanza, la tendinite alla mano potrebbe essere provocata dai cambiamenti ormonali.
Un particolare tipo di tendinite alla mano è il dito a scatto: si tratta più propriamente di una tenosinovite a causa della quale si genera un rigonfiamento a carico della guaina tendinea.
Pur non essendo sempre chiara l’eziologia di questa manifestazione infiammatoria, le cause possono essere da ricercare in microtraumi, in malattie di origine reumatica, nel diabete e nella gotta.
si tratta di una infiammazione dei tendini dell’articolazione del ginocchio. Nella maggior parte dei casi si tratta di una infiammazione da sovraccarico, nel momento in cui viene continuamente ripetuto un movimento che provoca uno stress a danno dell’articolazione. Poiché sono tre i tendini che attraversano il ginocchio, possono esserci tre tipi di tendinite: quella rotulea, quella del quadricipite e quella del popliteo.
l’infiammazione del tendine della caviglia può essere originato da diverse cause. In particolare, può originarsi a seguito di un trauma che crea una lesione del tendine, per sovraccarico funzionale oppure per patologie come l’artrite reumatoide. Spesso ne sono colpiti atleti a seguito di un infortunio o di allenamenti molto intensivi oppure le persone anziane.
questa infiammazione riguarda il tendine situato tra i muscoli gastrocnemio e del soleo e l’osso calcaneare. È un disturbo che insorge in seguito a microtraumi o per alterazioni dovute a patologie degenerative.
La tendinite è una patologia di cui spesso l’eziologia è sconosciuta. Ci sono, però delle condizioni fisiche e patologiche che possono avere un ruolo particolarmente importante nella sua insorgenza.
La tendinite può presentarsi all’improvviso e in modo molto acuto oppure avere un’insorgenza progressiva, soprattutto nei casi cronici.
Nelle forme acute, in genere, la causa è di tipo meccanica: un trauma oppure eccessive sollecitazioni al tendine generano microlesioni che si trasformano in tendinopatie. Le forme croniche, invece, hanno origine da movimenti ripetuti e continuativi che provocano un sovraccarico funzionale e, nel tempo, possono far degenerare le condizioni del tendine.
Anche obesità e il sovrappeso possono essere considerate condizioni predisponenti a questo tipo di patologie articolari.
Negli over 50 le tendiniti, inoltre, si presentano spesso in concomitanza con malattie metaboliche come il diabete o reumatiche, come l’artrite reumatoide, la gotta, etc.
I sintomi della tendinite si possono presentare in modo diverso a seconda che la sua insorgenza sia improvvisa o progressiva. In entrambi i casi il sintomo più significativo è il dolore che si può presentare in modo diverso:
Talvolta al dolore si possono associare altri sintomi:
A seconda delle cause che possono provocare la tendinite, possono esserci precauzioni e trattamenti diversi.
In ogni caso, sarà sempre consigliabile rivolgersi al medico curante o allo specialista.
Per evitare l’insorgenza di una tendinite è fondamentale avere alcune precauzioni, soprattutto quando si svolgono attività sportive o lavorative di un certo tipo.
Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.
Chi fa sport, soprattutto quando si tratta di attività sportive che richiedono sforzi importanti alle articolazioni, dovrebbe sempre svolgere il corretto riscaldamento e alcuni esercizi di stretching a fine allenamento.
Nelle attività lavorative, inoltre, è consigliabile controllare la postura ed evitare di mantenere a lungo la stessa posizione.
Per quanto riguarda il trattamento di questa patologia, verrà indicato dal medico a seconda del grado di serietà della lesione.
In fase iniziale è fondamentale mettersi a riposo ed evitare le situazioni che potrebbero essere all’origine delle microlesioni.
Per ridurre il dolore e l’infiammazione sono consigliati impacchi con il ghiaccio e l’applicazione di antinfiammatori non steroidei ad azione locale.
Il dolore cronico insorge più facilmente in relazione a patologie di tipo degenerativo. Per questo motivo possono essere consigliati trattamenti locali come laser, ultrasuoni o onde d’urto focali che hanno funzione di migliorare la rigenerazione dei tessuti.
Anche trattamenti fisiokinesiologici, inoltre, possono essere utili a completamento della terapia.
Infine, lo specialista potrebbe prescrivere infiltrazioni oppure, se la lesione è molto seria, potrebbe essere indispensabile intervenire chirurgicamente per la riparazione del tendine.
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