DISCOPATIA

DISCOPATIA

La discopatia è una patologia provocata dall’alterazione di uno o più dischi cartilaginei presenti tra le vertebre. Sebbene sotto questo termine vengano racchiuse diversi tipi di alterazioni, la più comune è la protrusione discale, ovvero quella che implica la fuoriuscita del disco dalla sede naturale.  

1. Che cosa sono i dischi intervertebrali

La colonna vertebrale è la struttura portante di tutto l’insieme muscolo scheletrico. Essa è formata da 33 vertebre, che nei primi anni di vita si riducono a 26 e sono inframmezzate dai dischi intervertebrali.  

Si tratta di dischi di tessuto connettivo che uniscono due vertebre e permettono la flessione della colonna vertebrale in quanto sono formate da strutture fibrose flessibili.

Al loro interno c’è un nucleo, detto nucleo polposo, che è formato da una sostanza gelatinosa. La sua consistenza è in gran parte acquosa (circa l’88%), mentre, con l’avanzare dell’età, quest’ultima tende a diminuire, riducendo l’elasticità della struttura.

All’esterno, i dischi intervertebrali sono, invece, composti da un anello fibroso di cartilagine e che la funzione di mantenere le vertebre a stretto contatto fra di loro. 

Tra le vertebre, poi, esiste un foro di passaggio che permette il collegamento dei nervi spinali, i quali trasmettono i segnali dalla colonna vertebrali al resto del corpo.

Le discopatie possono incidere su queste aree e interferire con i fori spinali, creando compressione ai nervi e provocando dolori molto acuti.

Discopatia: cos’è

La discopatia si verifica quando uno o più dischi intervertebrali subiscono delle alterazioni, tanto da perdere la loro funzione di ammortizzatore e riducendo la flessibilità della colonna vertebrale.

In genere, la causa principale delle discopatie è l’usura del disco, sia per l’avanzare dell’età, sia in seguito a sollecitazioni che possono provocare lesioni alla struttura del disco stesso.

In seguito alla degenerazione del disco possono verificarsi compressioni dei nervi spinali, che provocano dolori anche molto acuti.

• Discopatia degenerativa

È un tipo di discopatia che si realizza a causa della degenerazione fisiologica del nucleo del disco.

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In genere ciò avviene quando la composizione del nucleo, che dovrebbe essere di acqua e collagene, cambia struttura, per esempio diminuendo sensibilmente la percentuale di acqua. In genere, è accompagnata da un assottigliamento e da una deformazione più o meno importante.

• Protrusione discale

Si tratta di un problema meccanico causato dalla fuoriuscita del disco polposo e dalla deformazione del disco stesso. In genere avviene in seguito a un processo degenerativo del nucleo. Il disco, in questo caso, invade lo spazio circostante andando a toccare le sedi dei nervi spinali, provocando un dolore molto intenso.

2. Tipologie di discopatia

A seconda di quali sono le vertebre interessate dalla degenerazione o della protrusione dei dischi possono verificarsi discopatie diverse.

• Discopatia cervicale

Detta anche discopatia al collo, è una patologia che interessa le vertebre cervicali poste, quindi, nella parte superiore della colonna vertebrale. Le vertebre cervicali sono sette e permettono l’articolazione dei movimenti del collo. In genere, la discopatia cervicale si verifica quando uno o più dischi intervertebrali posti in quest’area subiscono una degenerazione. Questa patologia provoca un dolore intenso che può accompagnarsi a intorpidimento degli arti superiori.   

• Discopatia toracica

In genere, si tratta di un’ernia del disco che colpisce le vertebre del torace, comprese tra la T1 e la T12. È meno frequente rispetto all’ernia cervicale o lombare e in genere è provocata da un processo degenerativo. L’usura può essere causata anche dalle normali attività quotidiane che richiedono piegamenti e torsioni.

• Discopatia lombare o discopatia lombo sacrale

Le discopatie lombari sono localizzate nelle vertebre lombo-sacrali comprese tra la L5 e la S1. Così come avviene per la discopatia cervicale, si realizza quando uno o più dischi subiscono un processo di degenerazione. Se c’è più di un disco interessato all’alterazione, si parla di discopatie multiple. Se sono interessati i nervi spinali, il dolore è acuto e interessa, oltre che la schiena, la parte inferiore del corpo. Spesso, per la compressione del nervo sciatico, può originare lombosciatalgia.

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3. Le cause della discopatia degenerativa

La degenerazione dei dischi intervertebrali è un processo fisiologico che, con il passare del tempo, riguarda moltissime persone. Con l’avanzare dell’età, infatti, si instaura un processo irreversibile a causa del quale la rigenerazione delle parti soggette a usura rallenta.

I dischi intervertebrali, dunque, possono subire processi degenerativi del nucleo che ne rendono meno efficace l’attività di cuscinetto tra le vertebre ma possono lesionarsi anche nella parte esterna. In questo secondo caso, possono presentarsi lesioni o crepe nello strato esterno, attraverso i quali può fuoriuscire il materiale gelatinoso del nucleo. 

Tra gli elementi che possono peggiorare le condizioni dei dischi intervertebrali e dare origine alla discopatia vi sono i fattori predisponenti e gli infortuni alla colonna vertebrali.

Fattori predisponenti

L’invecchiamento è senza dubbio uno dei fattori predisponenti, che difficilmente può essere contrastato, se non cercando di seguire uno stile di vita sano e corretto.

La sedentarietà, il mantenimento di posture scorrette, l’obesità e la scarsa attività fisica sono altri elementi che rendono più probabile le discopatie.

Anche i lavori usuranti che provocano la ripetizione di movimenti a carico della colonna vertebrale possono influire negativamente.

La prevenzione può essere una strategia molto utile soprattutto con un programma di allenamento costante che porti a rinforzare la struttura muscolare della colonna vertebrale.

Infortuni alla colonna vertebrale

Oltre ai fattori predisponenti che causano degenerazione del disco intervertebrale, le protrusioni discali possono essere provocate da traumi alla colonna vertebrali.

Infortuni come cadute sull’osso sacro, incidenti stradali, cadute da grandi altezze o infortuni sportivi possono influire sulla struttura ossea e lesionare i dischi intervertebrali, con conseguente formazione di discopatie. 

4. Sintomi e trattamenti per la discopatia

Discopatia lombare: sintomi

La discopatia è una delle possibili cause della lombalgia  e del dolore al collo . Tuttavia, la degenerazione del disco può presentarsi in modo diverso, con sintomi contrastanti tra di loro. In alcuni casi, infatti, la degenerazione è silenziosa e per molto tempo non provoca particolari sintomi.

I più comuni sono:

  • Dolore acuto alla schiena: se compare nell’area lombare può accompagnarsi a dolore alla coscia e ai glutei; se, invece, compare nell’area cervicale può irradiarsi lungo il collo e le spalle;
  • Debolezza alla schiena;
  • Irradiamento del dolore in aree adiacenti rispetto a quella in cui insorge il dolore;
  • Spasmi muscolari;
  • Indebolimento della muscolatura della colonna vertebrale.
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Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

I trattamenti per la discopatia alla schiena

Il trattamento per la discopatia dipende dalla gravità della condizione, dalle cause che l’hanno generata e dalla diagnosi. In ogni caso, è indispensabile rivolgersi al proprio medico per valutare se sia più opportuno un trattamento conservativo o chirurgico.

A quali esami sottoporsi per la diagnosi

Capire quali siano le cause della discopatia e quale sia il livello di gravità è molto importante per valutare quali siano i trattamenti consigliabili. Il medico sottoporrà il paziente all’esame obiettivo e all’anamnesi per capire quali possono essere le cause.

Il medico può consigliare di sottoporsi ad approfondimenti con esami strumentali, come risonanza magnetica alla colonna vertebrale per individuare possibili complicanze come bulding discale o ernia del disco.  

Trattamento chirurgico

In alcuni casi, potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico, sebbene esistano diversi tipi di interventi.

Oggi, infatti, sono possibili degli interventi chiamati mini-invasivi, in quanto permettono di riparare il disco o di rinforzarlo con una invasività minima.
Ci sono interventi di stabilizzazione dinamica che richiedono l’inserimento di uno spaziatore interspinoso, che evita la compressione dei nervi e che, in alcuni casi, può essere rimosso in un secondo momento.

La discoplastica, invece, prevede l’inserimento di un disco artificiale che ha la funzione di sostituire quello danneggiato, mantenendo inalterata la funzionalità della colonna vertebrale.

Trattamento conservativo

Non in tutti i casi di discopatia è necessario intervenire chirurgicamente. In alcuni casi, infatti, il medico potrebbe escludere l’intervento, anche in relazione all’anamnesi del paziente e delle sue condizioni di salute.

In queste situazioni, potrebbe consigliare sedute di fisioterapia o esercizi specifici per rinforzare la muscolatura. Per quanto riguarda, invece, i massaggi, bisogna fare molta attenzione perché in caso di discopatia potrebbero peggiorare le condizioni.  

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