Quando si presenta il dolore al bacino non è sempre facile capire se abbia un’origine relativa alla colonna vertebrale oppure all’anca. Il bacino, detto anche regione pelvica, è formato da un insieme di ossa e muscolature che si trovano tra la colonna vertebrale e l’articolazione sacro iliaca, ovvero quella dell’anca, che permette di coordinare i movimenti delle gambe.
Sia la colonna vertebrale sia l’anca rappresentano delle articolazioni particolarmente complesse, sulle quali possono verificarsi stress, traumi o infiammazioni di tipo reumatico.
A livello diagnostico, quando si percepisce il dolore al bacino, è molto importante capire quale sia la sua origine e se sia legato a qualche tipo di disturbo alla colonna vertebrale o all’anca, oppure alla struttura muscolare del bacino stesso. Nel bacino sono presenti i muscoli pelvici che sostengono gli organi dell’apparato riproduttivo ed escretore.
I dolori al bacino possono avere cause diverse. Proprio perché si tratta di un’area del corpo inclusa tra articolazioni diverse e caratterizzata dalla presenza di muscoli interni, non è sempre semplice individuare la causa precisa.
Il dolore al bacino può avere origine muscolare. In questo caso, si registra un disturbo dovuto non tanto a una eccessiva sollecitazione dei muscoli o a uno stress muscolare dovuto ai carichi, semmai da una muscolatura eccessivamente contratta.
In questa parte del corpo, sono presenti due gruppi muscolari: il muscolo ileo psoas e i glutei. Se la muscolatura è troppo contratta, si verifica un eccessivo stress alle articolazioni sacro iliache e una conseguente infiammazione.
Il dolore alle ossa del bacino è un dolore da trauma e può essere provocato da fratture. Il bacino è composto dall’osso sacro, dal coccige – che rappresentano la struttura terminale della colonna vertebrale – e dalle due ossa iliache, sulle quali si inserisce l’articolazione dell’anca.
Traumi intensi, sia nella vita quotidiana, per esempio in seguito a cadute o a incidenti stradali, sia nella attività sportiva possono provocare fratture delle ossa del bacino.
Tuttavia, anche i traumi sulla colonna vertebrale e sull’anca possono provocare dolore generalizzato al bacino.
Il dolore reumatico ed infiammatorio al bacino è in risultato di una infiammazione che può riguardare la colonna vertebrale o le articolazioni dell’anca.
A seconda della causa, i sintomi più comuni del dolore reumatico ed infiammatorio sono: perdita graduale di funzionalità nelle articolazioni lombare e sacro iliaca, dolore, gonfiore, sensazione di calore e bruciore, dolore laterale dell’anca, dolore alla palpazione e limitazione nei movimenti.
Traumi, infortuni e cadute sono le cause principali del dolore traumatico al bacino, soprattutto per quanto riguarda le fratture.
Tuttavia, possono essere presenti anche lesioni articolari dovute a sollecitazioni o carichi eccessivi, che interessano le articolazioni muscolo scheletriche dell’anca oppure che riguardano la parte lombare della schiena.
Le cause del dolore reumatico infiammatorio del bacino posso essere di natura patologia o funzionale.
Il dolore infiammatorio al bacino, in genere, è provocato da patologie reumatiche , che si possono presentare in varie forme e colpire le articolazioni dell’anca e della colonna lombare.
È una patologia che colpisce i tessuti connettivi e la cartilagine delle articolazioni, provocandone l’usura e la degenerazione. A livello di bacino, interessa prevalentemente l’articolazione dell’anca (coxartrosi). Con il passare del tempo può cronicizzare e peggiorare fino a provocare disabilità e difficoltà nella deambulazione. Le fratture all’anca e i traumi rappresentano un fattore predisponente per questa patologia.
Si tratta di una patologia autoimmune che provoca dolore e degenerazione della guaina che ricopre la cartilagine. Colpisce le piccole articolazioni, ma anche la colonna vertebrale e l’anca. In questi due ultimi casi può provocare anche dolore all’altezza del bacino.
È una malattia sistemica cronica che colpisce la struttura principale della colonna vertebrale e coinvolge le aree periferiche come l’anca. Ciò provoca una fibrosi progressiva e ossificazione delle articolazioni coinvolte. Anche per questa patologia non sono note le cause, sebbene si possa osservare una predisposizione genetica sulla quale si instaurerebbe un fattore ambientale.
Non sempre è semplice capire quali siano le cause del dolore al bacino, in quanto l’origine può derivare sia da problemi a livello di colonna vertebrale, sia dell’anca.
Se la causa del dolore è l’anca, il dolore dovrebbe manifestarsi nella parte anteriore, a partire dall’inguine, per poi irradiarsi per tutta la gamba fino al ginocchio.
Se la causa, invece, deriva dalla schiena, di solito il dolore è localizzato nella parte più alta del bacino, verso la colonna vertebrale. Può irradiarsi comunque verso la gamba e arrivare fino al piede.
Per diagnosticare con precisione i motivi che provocano i dolori al bacino, è necessario sottoporsi a visita medica.
Dall’analisi della sintomatologia, dalla visita obiettiva e dall’anamnesi, lo specialista potrebbe individuare il punto da cui si origina il dolore. Tuttavia, anche a seconda della gravità del dolore, potrebbe essere consigliabile sottoporsi ad esami diagnostici più approfonditi, per escludere altre patologie.
In questo caso, lo specialista potrebbe prescrivere radiografie di bacino e colonna vertebrale e/o la risonanza magnetica. Le radiografie permettono di valutare la distanza tre strutture ossee e individuare eventuali riduzioni dello spessore della cartilagine. La risonanza è invece utile a evidenziare problemi ai tessuti molli.
Il bacino si trova in posizione centrale rispetto a colonna vertebrale e arti inferiori ed è sottoposta a un notevole stress. Per prevenire l’insorgenza del dolore al bacino è importante aiutare la struttura muscolo scheletrica. I consigli in questo senso prevedono di evitare di assumere posture scorrette, tenere sotto controllo il peso ed evitare uno stile di vita sedentario. Inoltre, può essere utile anche non sovraccaricare l’articolazione con sforzi a freddo e fare attenzione alle posture durante il riposo.
La sintomatologia dolorosa acuta di natura reumatica, infiammatoria o traumatica può essere trattata sia con l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (es: Traulen 4% Diclofenac sodico), sia con gli antidolorifici steroidei.
A seconda della articolazione colpita e della causa del dolore, il medico potrebbe consigliare trattamenti di tipo diverso: la terapia conservativa di solito può prevedere terapie farmacologiche e percorsi di riabilitazione, per esempio per la colonna vertebrale.
Nel caso di artrosi avanzata, come per la coxartrosi, può essere consigliato l’intervento chirurgico con l’inserimento di una protesi dell’anca.
Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.
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