STRAPPO
MUSCOLARE

STRAPPO MUSCOLARE

Lo strappo muscolare è una lesione che fa parte degli infortuni muscolari. Si tratta, infatti, di una rottura delle fibre che compongono il muscolo.

A seconda della quantità di fibre che sono interessate dallo strappo si avrà un infortunio di entità maggiore o minore e, di conseguenza, anche un diverso tempo di recupero.

1. Strappo muscolare e stiramento muscolare: che differenza c’è

Nel linguaggio comune spesso si tende a sovrapporre lo strappo muscolare con lo stiramento muscolare . In realtà, tra i due tipi di lesioni muscolari ci sono delle differenze.

Entrambe le lesioni rientrano nelle cosiddette lesioni da trauma indiretto, anche se hanno un livello di gravità diverso.

  • Le lesioni da trauma diretto sono quelle in cui c’è una forza esterna che agisce sul muscolo.
  • Le lesioni da trauma indiretto, invece, avvengono nel momento in cui il muscolo si danneggia mentre si allunga, senza che nulla di esterno intervenga.

Lo stiramento muscolare è un infortunio che si verifica quando il muscolo si allunga eccessivamente, provocando la comparsa progressiva di dolore. Tuttavia, non c’è una vera rottura delle fibre e, in genere, si risolve in un tempo più breve rispetto allo strappo.

Lo strappo muscolare, invece, si verifica nel momento in cui la lesione provoca un vero e proprio strappo delle fibre muscolari.

Classificazione dello strappo muscolare per entità della lesione

Le articolazioni più facilmente colpite da infiammazioni articolari sono quelle che presentano una maggiore complessità strutturale, in particolare spalla e anca, ma anche gomito, ginocchio, caviglia e mani.

• Strappo muscolare di primo grado:

pur essendo presente una lesione delle fibre muscolari, interessa un numero di fibre piuttosto modesto, circa il 5%. In questo caso, di solito, il dolore è piuttosto contenuto, e si percepisce prevalentemente con la contrazione del muscolo o durante movimenti che ne provocano l’allungamento.
È anche la tipologia di strappo più frequente e interessa oltre la metà dei casi.

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• Strappo muscolare di secondo grado:

si tratta di una lesione di entità superiore e interessa interi fasci muscolari. Il dolore compare improvvisamente ed è molto acuto, di solito mentre si fa attività sportiva. Il movimento diventa molto difficoltoso e il dolore si riacutizza nel momento in cui il muscolo si contrae. Richiede un tempo più lungo per la guarigione e interessa circa quattro casi di strappo muscolare su dieci.

• Strappo muscolare di terzo grado:

si tratta di una lesione molto grave che interessa il muscolo nella sua interezza. Di solito, la lacerazione riguarda almeno il 75% delle fibre muscolari. È un infortunio muscolare molto doloroso che impedisce qualsiasi movimento con la parte interessata. Spesso, si può sentire una specie di avvallamento nel punto colpito. Fortunatamente, solo una bassa percentuale di strappi muscolari è di questa gravità.   

2. Le muscolature interessate dallo strappo muscolare

Lo strappo muscolare, generalmente, si verifica nei fasci muscolari degli arti superiori e inferiori, sebbene possa verificarsi anche in altri muscoli, come i dorsali.

• Strappo muscolare coscia:

è uno degli strappi muscolari più frequenti e può interessare sia il quadricipite sia i muscoli ischiocrurali, in particolare il bicipite femorale. Nell’attività sportiva, può verificarsi quando si scatta all’improvviso o quando si corre, soprattutto quando fa freddo e se non si è fatta una preparazione apposta. A seconda della gravità dell’infortunio potrebbe essere utile evitare di caricare la parte interessata, mentre le terapie specifiche verranno indicate dal medico curante.

• Strappo muscolare polpaccio:

si tratta di uno strappo che interessa il soleo, ovvero il muscolo che collega la caviglia alla parte posteriore del ginocchio. È un muscolo che viene sollecitato durante molte attività sportive, ma anche quando si cammina o si corre. La corsa è proprio una delle attività sportive in cui avviene più frequentemente, anche negli sportivi professionisti. In chi percorre lunghe distanze può facilmente verificarsi un logoramento del muscolo che lo rende più sensibile e a questo tipo di lesione.

• Strappo muscolare spalla:

è un infortunio che interessa il muscolo deltoide, ovvero quello che ricopre esternamente l’articolazione della spalla. È un tipo di lesione che di solito si verifica quando si sollevano pesi eccessivi o in modo scoordinato. Infatti, tra gli sportivi generalmente colpisce coloro che praticano body building. Anche lo strappo muscolare braccio, che colpisce il tricipite brachiale, si verifica con le stesse modalità.

• Strappo muscolare schiena:

sebbene sia meno frequente rispetto agli strappi agli arti, non è così raro e nel linguaggio comune talvolta viene chiamato colpo della strega .
Lo strappo alla schiena di solito si verifica quando ci si piega in modo scorretto o quando si solleva un peso esagerato. Pertanto, può verificarsi in molte situazioni soprattutto quando non si è allenati o si è particolarmente sedentari.

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3. Strappo muscolare: prevenzione, cause e sintomi

Strappo muscolare: cause e prevenzione

Lo strappo muscolare è una lesione che si verifica a seguito di un trauma indiretto. Si tratta di un infortunio piuttosto importante che può verificarsi più facilmente in determinate condizioni. Alla base vi è una eccessiva sollecitazione del muscolo, le cui fibre si lesionano. Tuttavia, oltre all’imprevedibilità del movimento scorretto, ci sono delle situazioni che possono favorirlo.

• Cause sportive

Durante l’attività sportiva, gli strappi muscolari sono molto frequenti. Tra le cause predisponenti possono esserci:

  • mancanza di riscaldamento prima di iniziare l’attività sportiva;
  • allenamento insufficiente per una area particolare del corpo;
  • eccessivo affaticamento;
  • temperature esterne molto basse;
  • abbigliamento sportivo, in particolare calzature, non idonee;
  • terreno di gioco sconnesso o gelato.

Per prevenire questo tipo di lesioni è importante praticare un allenamento costante, cercando di sollecitare tutte le fasce muscolari, anche attraverso esercizi di stretching. Inoltre, fermarsi quando ci si accorge di essere troppo stanchi, non sottoporsi ad esercizi troppo impegnativi per le proprie possibilità e vestirsi adeguatamente sono consigli utili da tenere sempre in considerazione.

• Cause predisponenti nella vita di tutti i giorni

Gli infortuni come gli strappi muscolari possono verificarsi comunemente anche nella vita di tutti i giorni. Camminando, correndo o svolgendo le normali attività quotidiane può capitare di sentire un dolore acuto che testimonia la comparsa di uno strappo.

Anche in questo caso possono esserci dei fattori predisponenti:

  • eccessiva sedentarietà e scarsa tonicità muscolare;
  • posture scorrette mantenute per molte ore al giorno;
  • sovrappeso e obesità, soprattutto in relazione a infortuni agli arti inferiori e alla schiena.

Per prevenire questo tipo di infortuni, è buona norma avere uno stile di vita sano ed equilibrato, soprattutto facendo attività fisica e cercando di non rimanere troppo a lungo in posizioni statiche e scorrette.

Strappo muscolare: i sintomi

A seconda della gravità dello strappo muscolare i sintomi possono presentarsi con modalità leggermente differenti. In ogni caso, di solito la comparsa del dolore è improvvisa e acuta, in seguito al trauma che ha provocato la lesione.

I sintomi più comuni sono:

  • dolore, che da acuto diventa intenso a seconda dell’entità della lesione;
  • difficoltà o impossibilità a compiere il movimento e dolore che aumenta con la contrazione;
  • gonfiore;
  • edema;
  • talvolta può comparire ecchimosi, se in corrispondenza della lesione è avvenuta anche una rottura dei capillari;
  • nei casi più gravi può presentarsi un avvallamento in corrispondenza della rottura delle fibre.

4. I trattamenti per lo strappo muscolare

I trattamenti per lo strappo muscolare devono essere indicati da uno specialista che valuterà in base all’entità della lesione e alla parte interessata.

Cosa fare quando insorge il dolore

Indipendentemente dall’entità del dolore, quando si avverte la tipica fitta che segnala lo strappo è opportuno smettere immediatamente l’attività sportiva o lavorativa. Anche se il dolore non così intenso e si riesce a proseguire, è reale il rischio di aggravare la situazione.

L’atteggiamento corretto è quello di fermarsi e, se lo strappo riguarda un arto, tenerlo in posizione sollevata con ghiaccio, in attesa che il medico indichi la terapia adeguata.

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Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

Come si diagnostica lo strappo muscolare

Per diagnosticare lo strappo muscolare è indispensabile la visita da uno specialista. Dopo la visita obiettiva del medico, potrebbero essere necessari degli esami per valutare l’entità della lesione e valutare il percorso riabilitativo.

In tal caso, può essere necessario sottoporsi ad esami diagnostici strumentali come ecografia o RMN.

Come trattare lo strappo muscolare

Se lo strappo muscolare è di lieve entità, può essere sufficiente tenere a riposo il muscolo interessato e trattare il dolore antinfiammatori non steroidei ad azione locale. In questo caso, in genere, la lesione dovrebbe rientrare in una o due settimane.

Nelle lesioni di secondo grado i tempi di recupero si allungano a 15-30 giorni. Oltre ai trattamenti consigliati per le lesioni meno gravi può essere utile praticare esercizi di stretching e percorsi di fisioterapia, che però dovranno essere indicati dal medico curante.

Nei casi più gravi, può essere necessario l’intervento chirurgico per riparare il danno al muscolo, oppure possono essere consigliate terapie come la tecarterapia.

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Individuare correttamente dove senti dolore è importante per  riuscire a classificare il dolore, riconoscerlo, comprenderne le cause e poter  informare in modo più dettagliato il tuo medico curante.

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