LOMBALGIA

LOMBALGIA O MAL DI SCHIENA

La lombalgia o mal di schiena è, assieme al dolore al collo  uno dei disturbi più comuni tra le persone superiori ai 60 anni.

Di solito il dolore è causato da disturbi che interessano la struttura muscolo scheletrica e, in particolare, la colonna vertebrale. Si tratta, infatti, di un’area molto complessa, sulla quale agiscono numerosi muscoli e legamenti. Con il passare del tempo è più facile che si instaurino processi di usura che provocano disequilibri e fastidi muscolari. Nei casi più gravi possono instaurarsi fenomeni infiammatori o lesioni muscolari.

1. Com’è strutturata la colonna vertebrale

La colonna vertebrale, detta anche spina dorsale o rachide, si trova nella parte centrale del corpo umano e ne costituisce la struttura portante. Essa è costituita da un insieme di 33 vertebre poste l’una sopra l’altra: tra l’una e l’altra sono presenti dei dischi di cartilagine che fungono da cuscinetti, permettendo la flessione della colonna e assorbendo gli urti.

La parte inferiore della colonna vertebrale, della rachide lombare, è composta di 5 vertebre, che vanno dalla L1 alla L5, e si collegano alla regione sacrale.

Questa parte della colonna vertebrale è sottoposta a un lavoro molto consistente, in quanto rende possibili le torsioni e i piegamenti di tutta la schiena, sostiene il busto, coordina i movimenti durante la camminata e permette il sollevamento dei pesi. Ciò significa che la maggior parte delle attività fisiche che si svolgono durante la giornata incidono su questa parte del corpo.

2. Lombalgia: cos’è e come si presenta

Quello che viene definito comunemente come mal di schiena in realtà interessa l’area lombare della schiena e comprende tutta una serie di disturbi che possono avere cause diverse:

• Lombalgia acuta

Questo tipo di dolore che compare all’improvviso in seguito a una lesione muscolare o dei legamenti.

Ciò avviene di solito per un infortunio, come il sollevamento di un peso eccessivo. In genere, oltre a provare dolore, che aumenta durante il movimento, si aggiunge la rigidità e la difficoltà a muoversi.
Proprio per le sue caratteristiche, è una condizione molto comune, che interessa almeno una volta nella vita circa l’80% della popolazione.   

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• Lombalgia cronica

I medici parlano di lombalgia cronica nel momento in cui la prognosi è di almeno 12 settimane. Di solito, in questo caso il dolore è meno intenso e non è originato da un evento singolo, ma alla sua base ha cause croniche, che l’ernia del disco. Talvolta, può instaurarsi un disturbo di questo genere anche in relazione a posture scorrette o a tensioni muscolari dovute a stress.

Lombalgia e lombosciatalgia: c’è differenza?

Spesso si tende a confonderle, ma lombalgia e lombosciatalgia non sono la stessa cosa.

Infatti, si parla di lombosciatalgia quando la compressione del nervo sciatico provoca una infiammazione che provoca un dolore che si irradia nella coscia, nella schiena e lungo la gamba, talvolta fino al piede.

Il nervo sciatico, infatti, è uno dei più lunghi e con le dimensioni maggiori di tutto il nostro corpo in quanto collega le ultime vertebre dell’area lombare (L4 e L5) fino al piede: ha una particolare importanza per la sensibilità e il movimento della parte posteriore della gamba. 

Le stesse cause che provocano la lombalgia possono agire sul nervo sciatico e dare luogo alla sciatalgia o, più propriamente, lombosciatalgia. La compressione del nervo sciatico, infatti, può essere originata da diverse cause: da quelle strutturali come l’ernia del disco, l’osteofitosi o la stenosi spinale, a quelle dovute a sedentarietà, stress, gravidanza.

3. Le cause della lombalgia

La lombalgia può avere cause anche piuttosto diverse tra di loro. Spesso la presenza di condizioni predisponenti è alla base della comparsa del dolore. Anche quando il dolore si presenta come acuto, in seguito a un movimento scorretto o a un infortunio muscolare, è probabile che il fattore scatenante si accompagni a una situazione preesistente.

Nella maggior parte dei casi, infatti, i disturbi sono ricorrenti e con il passare del tempo diventano sempre più dolorosi.

Fattori predisponenti

Senza dubbio, uno dei fattori che accomuna molte persone che soffrono di mal di schiena è l’età. Man mano che passano gli anni, più l’usura delle strutture articolari aumenta provocando infiammazione e dolore.

Anche l’incidenza di patologie come l’ernia del disco sovente si associa spesso all’invecchiamento, in quanto con l’età la degenerazione dei dischi intervertebrali aumenta sensibilmente.

I lavori particolarmente faticosi e l’eccessiva attività fisica possono contribuire all’usura dei dischi cartilaginei e aumentare il rischio di dolore lombare.   

Inoltre, le donne sembrano essere più predisposte a questo tipo di dolore, soprattutto se l’insorgenza avviene già durante l’adolescenza. In gravidanza, poi, soprattutto durante gli ultimi mesi, sono frequenti dolori alla parte bassa della schiena, ma anche sciatalgia. In questo caso, infatti, il peso del feto preme sul nervo sciatico, scatenando il dolore.

Infine, le posture scorrette possono provocare una tensione muscolare cronica, oltre che incidere sulla struttura muscolo scheletrica e con il passare del tempo possono originare lombalgie croniche.

Infortuni muscolari e patologie articolari

Oltre alle cause predisponenti si possono verificare infortuni muscolari che provocano dolore all’area lombare. I più frequenti sono senza dubbio le contratture muscolari , che possono verificarsi in seguito a movimenti improvvisi, torsioni o quando si sollevano pesi. 

Meno frequenti delle contratture ma non così improbabili sono gli strappi muscolari , sebbene sia un tipo di infortunio che colpisce più facilmente gli arti, talvolta possono interessare anche l’area lombare.

La lombalgia, soprattutto in età avanzata, può essere causata anche dalla degenerazione dei tessuti e delle articolazioni, quando si soffre di patologie come l’artrosi.

Le discopatie, infine, possono creare compressione dei nervi, con dolori non solo localizzati alla parte bassa della schiena ma che si irradiano per tutta la colonna vertebrale e verso le gambe.  

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4. Sintomi e trattamenti per la lombalgia

I sintomi della lombalgia

Sotto il termine lombalgia sono racchiusi disturbi di tipo diverso. Di per sé, infatti, la lombalgia è già un sintomo, caratterizzati appunto dal dolore alla parte bassa della schiena. Tuttavia, ci possono essere a corredo sintomi leggermente diversi a seconda della causa scatenante e del tipo di insorgenza, acuta o cronica.

I più comuni sono:

  • Dolore alla parte lombare della schiena, che può irradiarsi lungo la colonna vertebrale o lungo il nervo sciatico;
  • Dolore che aumenta o diminuisce con il movimento: a seconda della causa, si possono verificare due situazioni opposte.
  • Difficoltà di movimento;
  • Spasmi muscolari;
  • Ipersensibilità della parte colpita e dolore al tatto;
  • Intorpidimento degli arti.

I trattamenti per la lombalgia

Il trattamento per la lombalgia dipende dalle cause da cui è generata e dal livello di dolore. In ogni caso, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico per valutare le possibili cure e gli eventuali approfondimenti diagnostici.

Cosa fare quando insorge il dolore

Sia che il dolore insorga improvvisamente, sia che si tratti di dolore cronico, in attesa di approfondire la diagnosi, è sempre opportuno evitare gli sforzi e, se possibile, mettersi a riposo. Tuttavia, in genere, gli specialisti consigliano di non mettersi a letto e continuare una leggera attività in modo da mantenere tonica la muscolatura. L’indebolimento dei muscoli, infatti, potrebbe essere un fattore peggiorativo.

Va fatta attenzione alle terapie del freddo e del caldo: è opportuno che vengano indicate dal medico in quanto, a seconda delle cause che provocano il mal di schiena, potrebbe essere consigliate le une o le altre.

A quali esami sottoporsi per la diagnosi

La lombalgia non è una vera e propria patologia, pertanto la diagnosi serve a identificarne le cause e a proporre le terapie corrette.

In primo luogo, è molto importante l’esame obiettivo del medico e la l’anamnesi per capire quali possono essere le cause predisponenti: spesso queste ultime possono essere concomitanti.

Il medico può consigliare di sottoporsi ad approfondimenti con esami strumentali, come raggi x, TAC, etc., per escludere la presenza di discopatie o di altri disturbi che possono agire sulla struttura muscolo scheletrica della colonna vertebrale.

Come trattare il dolore lombare acuto

Quando il dolore è acuto e compare all’improvviso, è probabile che ci sia un affaticamento oppure che si sia verificato un infortunio muscolare.

In questi casi, è indispensabile ridurre la tensione sulla colonna vertebrale, evitando tutte le attività particolarmente impegnative per la schiena.

Se il dolore persiste, può essere utile applicare localmente antinfiammatori non steroidei in gel, che alleviano dolore e infiammazione senza effetti collaterali.

La terapia del freddo è più indicata per il dolore dovuto ai traumi e per gli stati infiammatori di recente sviluppo, mentre quella del caldo è consigliata negli stati infiammatori cronici come l’artrite.

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Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

Come trattare il dolore lombare cronico

Quando la lombalgia è cronica, oltre ai trattamenti che si utilizzano per la lombalgia acuta, possono essere utili altri accorgimenti e terapie.
In fase preventiva, è opportuno valutare le posture che si assumono e organizzare la postazione di lavoro con sedie e tavoli ergonomici.

Il medico, poi, potrà consigliare esercizi di ginnastica leggera che aiutino a rinforzare la struttura muscolare e a prevenire gli attacchi dolorosi. In alcuni casi potrebbe essere consigliato sottoporsi a sedute di massaggi: tuttavia, in genere sono da evitare se si soffre di ernia del disco o di artrite infiammatoria.

L’elettrostimolazione nervosa transcutanea (TENS) viene utilizzata efficacemente per evitare che la sensazione dolorosa venga trasferita dalla parte colpita al cervello.

Nei casi più gravi di discopatia può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

Patologie Croniche

Processo di invecchiamento, stati dolorosi ed infiammatori di natura reumatica possono avere una evoluzione dolorosa cronica e limitare la mobilità quotidiana.
Scopri come i processi artrosici ed il dolore acuto possono essere allievati.

Osteoartrosi

Reumatismi articolari

Dolori Frequenti

Stati dolorosi ed infiammatori di natura reumatica o traumatica sono molto frequenti e possono causare dolore nei movimenti diventando i nemici delle nostre abitudini giornaliere.

Mal di schiena

Posture Errate

Torcicollo

Cervicalgia

Dove senti dolore?

Il dolore localizzato muscolare o articolare, di natura reumatica o traumatica, compare spesso in modo improvviso e può impedire movimenti anche semplici.

Individuare correttamente dove senti dolore è importante per  riuscire a classificare il dolore, riconoscerlo, comprenderne le cause e poter  informare in modo più dettagliato il tuo medico curante.

Dolore

Cos'è l'infiammazione

L’infiammazione è un meccanismo difensivo dell’organismo, ma può diventare una presenza costante causando dolore cronico e limitazioni fisiche. Scopri tutto quello che c’è da sapere per affrontare questa condizione.

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