TENOSINOVITE

TENOSINOVITE

La tenosinovite, così come la tendinite e la tendinopatia, è una patologia di tipo infiammatorio che interessa i tendini.

La sinovite è una malattia infiammatoria che colpisce la membrana sinoviale e da essa può estendersi anche ad altri tessuti connettivi come la cartilagine o, appunto, i tendini. In quest’ultimo caso, si verifica quella che viene chiamata tenosinovite.

1. La differenza tra tenosinovite e tendinite

Sebbene siano due patologie che colpiscono entrambe i tendini, la tendinite e la tenosinovite sono due infiammazioni diverse.  Le tenosinoviti, infatti, riguardano la guaina sinoviale, che è una struttura con la funzione di coprire il tendine ed evitarne l’attrito durante i movimenti dell’arto interessato.

L’infiammazione della guaina tendinea provoca un aumento del volume del liquido sinoviale e lo rende più spesso e viscoso. La mutata morfologia del liquido altera il normale funzionamento del tendine, favorendo un maggiore attrito e un corrispondente aumento del dolore e della difficoltà di articolare i movimenti.

Di solito, in presenza di tenosinovite, oltre che l’infiammazione della guaina tendinea, vi è anche l’infiammazione del tendine. Quindi molto frequentemente tendinite e tenosinovite si verificano contemporaneamente.

Tipologie di tenosinovite

Al secondo del tipo di infiammazione della guaina tendinea, si possono realizzare tipologie di tenosinovite diverse.

• Tenosinovite stenosante:

sono delle tenosinoviti caratterizzate da cosiddetti fenomeni di scatto [1], come il dito a scatto.
Quando il liquido sinoviale dei tendini si infiamma, può provocare una flogosi che schiaccia il tendine e che causa un blocco meccanico nell’articolazione.
Per questo si ha la sensazione di uno scatto durante il movimento.

Tra le tenosinoviti stenosanti, oltre al dito a scatto, è molto celebre la malattia di De Quervain. Si tratta di una tenosinovite dell’estensore breve (EBP) e dell’abduttore lungo (ALP) del pollice.
Si verifica quando vi è una sollecitazione continua dei tendini, soprattutto quando si svolgono determinate attività lavorative, come scrivere a macchina e cucire, oppure quando si suona uno strumento musicale [2].

tenosinovite mano - traulen

[1] Renato Rizzi, Dizionario ragionato di reumatologia. Con elemento di Clinica, Semeiotica, Terapia, Nuova Editrice Scientifica e Medica
[2] Ibidem, p. 191

• Tenosinovite essudativa:

si tratta di un tipo di sinovite nella quale il liquido infiammatorio si deposita nella cavità articolare e si unisce al liquido sinoviale. Mentre la tenosinovite stenosante è tipica delle dita, questo tipo di infiammazione può riguardare qualsiasi guaina tendinea e si verifica in un contesto di patologie croniche come l’artrite reumatoide o le connettiviti sistemiche.

2. Quali articolazioni colpisce la tenosinovite

Il dolore provocato dalla tenosinovite si propaga lungo il tendine dell’articolazione interessata. Se è vero che è una patologia che può generalmente interessare tutti i tendini, è altrettanto vero che vi sono delle aree più facilmente colpite.

• Tenosinovite spalla o tenosinovite della cuffia dei rotatori:

così come avviene per la tendinite, anche la tenosinovite può colpire la cuffia dei rotatori, che è composta dai 4 tendini che uniscono i muscoli presenti tra la scapola e la testa dell’omero.
Si verifica, generalmente, in seguito ad una attività che provoca il movimento continuo e prolungato di questa articolazione.

• Tenosinovite polso:

anche in questo caso, di solito, la tenosinovite è provocata dalla ripetizione prolungata nel tempo di uno stesso movimento. Nella maggior parte dei casi la tenosinovite al polso riguarda l’estensore breve e l’abduttore lungo del pollice e corrisponde alla sindrome di De Quervain.
Tra le professioni più recenti, è un disturbo che interessa chi utilizza molto di frequente il mouse.

• Tenosinovite mano:

è una infiammazione che riguarda i flessori delle dita ed è alla base di disturbi come il dito a scatto.
Di solito, ha una origine meccanica, dovuta all’eccessivo utilizzo delle dita delle mani in attività lavorative che richiedono la ripetizione di uno stesso movimento. Il dolore si presenta sul palmo della mano o in prossimità del pollice e aumenta quando si palpa il tendine e la guaina. Talvolta, possono essere presenti anche delle cisti.
Nell’evoluzione della patologia, può presentarsi difficoltà a piegare il dito e verificarsi il fenomeno dello scatto.  

• Tenosinovite anca:

si tratta di una infiammazione che riguarda la capsula dell’articolazione dell’anca e i tendini ad essa collegata. A differenza delle tenosinoviti che colpiscono articolazioni molto mobili, come il polso o la mano, generalmente la sua insorgenza è legata a una patologia di tipo reumatico.

• Tenosinovite al tendine di Achille:

questa infiammazione riguarda il tendine situato tra i muscoli gastrocnemio e del soleo e l’osso calcaneare.
È un disturbo che insorge in concomitanza con la tendinite e di solito rende molto doloroso l’appoggio del piede a terra.

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3. Cause e sintomi della tenosinovite

Le cause della tenosinovite

Le cause che provocano l’insorgenza della tenosinovite possono essere di origine meccanica o di origine sistemica, a causa di patologie reumatico o infiammazioni.

• Cause meccaniche

Nella maggior parte dei casi, l’origine della sinovite è di tipo meccanico: in seguito a un trauma oppure per eccessive sollecitazioni al tendine, si può generare una infiammazione della guaina tendinea, spesso associata a tendinite.  Le cause meccaniche interessano la cosiddetta tenosinovite stenosante, provocando patologie come il dito a scatto e la malattia di De Quervain.

• Cause sistemiche

Le patologie sistemiche possono interessare tendini di tutte le parti del corpo e, in particolare, colpiscono articolazioni come quella dell’anca. Spesso, infatti, il dolore all’anca può essere generato proprio da questo tipo di patologia. In questo caso l’origine è di tipo patologico, in quanto la tenosinovite essudativa si presenta come conseguenza di artrite reumatoide, spondilite anchilosante o di altre infiammazioni sistemiche.   

I sintomi della tenosinovite

La tenosinovite inizialmente si presenta con un dolore intenso, dovuto all’infiammazione della guaina, che peggiora con il movimento. A seconda della causa che l’ha provocata, se meccanica o sistemica, si possono osservare disturbi diversi:

  • Il dolore è il sintomo comune a tutte le tenosinoviti e si presenta in modo intenso.
  • I movimenti diventano più difficili e dolorosi a causa dell’aumento della quantità di liquido presente nella guaina.
  • Il liquido può generare dei versamenti che provocano tumefazione e dolore.
  • Poiché l’infiammazione rende la superficie più irregolare e rugosa, lo sfregamento del tendine all’interno della guaina può provocare crepitii, che si possono percepire con lo stetoscopio.
  • In alcuni casi, come nelle dita, si verifica il fenomeno dello scatto durante l’articolazione del movimento.

4. Tenosinovite: come si cura

A seconda delle cause che possono provocare la tenosinovite, possono essere più indicati diversi trattamenti. In ogni caso, sarà sempre consigliabile rivolgersi al medico curante o allo specialista.

Cosa fare per prevenire la tenosinovite

Chi pratica attività lavorative o sportive di un certo tipo, nelle quali cioè è richiesta la ripetizione di continui movimenti, è maggiormente sottoposto a questo tipo di disturbi.

Anche gli sforzi molto intensi, oltre che le sollecitazioni ripetute, possono provocare l’infiammazione della guaina tendinea. Di conseguenza, sarebbe opportuno ridurre immediatamente l’attività che provoca il disturbo nel momento in cui si percepiscono dei sintomi.  

Nelle attività lavorative, inoltre, è consigliabile controllare la postura, utilizzando eventualmente appoggi ergonomici, ed evitare di mantenere a lungo la stessa posizione.

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Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

Come diagnosticare la tenosinovite

La tenosinovite presenta, almeno in una prima fase, sintomi molto simili alla classica tendinite. Di conseguenza, non è semplice diagnosticarla con il solo esame obiettivo e con l’anamnesi.

L’auscultazione con lo stetoscopio può essere utile per sentire crepitii generati dalla flogosi della guaina.  

La diagnostica per immagini, come radiografie, ecografie e risonanza magnetica, è fondamentale per osservare l’infiammazione della guaina e la presenza di liquido. Inoltre, l’aspirazione e l’analisi del liquido stesso possono essere consigliate per valutare la presenza di patologie sistemiche o infiammatorie.

I trattamenti per la tenosinovite

La prima azione da compiere quando sorge il dolore è mettersi a riposo ed evitare i movimenti o gli sforzi che possono essere alla base della infiammazione.

A seconda delle cause che possono avere generato la tenosinovite, il trattamento conservativo prevede:

  • Applicazione di ghiaccio, che ha la funzione di analgesico, riduce la tumefazione e l’infiammazione.
  • Applicazione di antinfiammatori non steroidei ad azione locale, per contrastare il dolore e l’infiammazione.
  • Terapia con antibiotici nel caso in cui si rilevi la presenza di infezioni.
  • Utilizzo di corticosteroidi, nel caso in cui siano presenti forme infiammatorie di tipo flogistico.

Nei casi di patologie croniche, può essere necessario rimuovere la guaina del tendine attraverso intervento chirurgico in artroscopia. Si tratta di un intervento poco invasivo e prevede la rigenerazione naturale del tessuto asportato. In genere, si sceglie questa soluzione in caso di artrite reumatoide a uno stadio avanzato o qualora le altre terapie non si dimostrino sufficientemente efficaci.  

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